Viene fondata nel 1905 dall'ingegnere Giulio Cesare Cappa con l'aiuto finanziario del marchese Giulio Pallavicino di Priola, cofondatore della Itala, con ragione sociale "Aquila, Fabbrica Italiana di Automobili G.Pallavicino di Priola e ing. G.Cappa". La prima sede è situata in via Bonsignore 9. In realtà la sede è soltanto un piccolo laboratorio di riparazioni, dove lavorano una dozzina di operai, e nel quale, sembra, non venne prodotta neppure una macchina. Dopo il successo riscosso dalla prima autovettura prodotta e presentata al Salone dell'automobile di Torino nel 1906 il laboratorio viene trasformato in azienda per la produzione di automobili denominata "Società Anonima Aquila Italiana" e la sede spostata nel nuovo stabilimento nella zona industriale della Vanchiglietta.
Copertina della "Rivista Mensile del TCI" - "Vie d'Italia" - 09/1914
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Nel 1907, in seguito allo scontro tra l'auto su cui viaggiavano e un treno muoiono il marchese Pallavicino e il sindaco societario, il musicista Gustavo Malvano. Per l'azienda inizia un periodo di crisi che si conclude nel 1909, quando viene rilevata dalla banca creditrice, la Banca F.lli Marsaglia, che cambia la ragione sociale in 'Aquila Italiana di L. Marsaglia'. Fino al 1914 vive un periodo di particolare floridità, ma allo scoppio della prima guerra mondiale la scelta di non convertire l'azienda alla produzione bellica ne segna il destino: praticamente azzerata la produzione, nel 1916 il controllo dell'azienda venne assunto dalla SPA da cui viene definitivamente assorbita nel 1917. Durante il periodo di attività l'Aquila Italiana ha prodotto circa 1.500 esemplari delle sue vetture.
Copertina della "Domenica del Corriere" - 08/09/1907
Le tragedie della velocità: drammatico scontro tra un treno e un'automobile, presso Magenta
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