Nel 1906 Vincenzo Lancia fonda insieme a Claudio Fogolin, ex collaudatore FIAT, la società in nome collettivo Lancia e C. Inizialmente la produzione avviene nell’isolato compreso tra le vie Donizetti e Ormea, nel quartiere di San Salvario, nei locali della ex fabbrica automobilistica Itala che nel frattempo si è spostata in Borgo S. Paolo. In rapida crescita, nel 1907 viene acquisito uno stabile in Corso Dante utilizzato per il collaudo dei veicoli. Nel 1910, l’impresa può contare su un proficuo patrimonio immobiliare, ovvero l’intero isolato compreso tra le vie Donizetti, Petrarca, Ormea e Pietro Giuria.
Sede Lancia di via Ormea
Foto d'epoca: ©Centro Storico Fiat
Foto attuale: Michela Zanni
Nel 1911 Vincenzo Lancia acquista da due aziende in liquidazione (la Fides-Braies e la Roy Scaiola) tre lotti di terreni in borgo San Paolo, vi trasferisce la produzione ed inizia una lenta e progressiva espansione immobiliare della fabbrica sul territorio del borgo. Il legame con il borgo è strettissimo: nel 1920 un dipendente su due proviene dal borgo, e un altro 37,8% abita poco più lontano; nel 1954 il 45% del personale Lancia risiede in un territorio compreso nel quadrilatero tra i corsi Brunelleschi, Rosselli, Francia e Lione.
Come tutte le aziende automobilistiche durante la prima guerra mondiale la Lancia viene dichiarata stabilimento ausiliario e concentra la produzione sui veicoli militari, soprattutto autocarri, quasi annullando la produzione di autovetture.
Veduta aerea dello stabilimento Lancia di Borgo S. Paolo
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Al termine del conflitto vengono ampliati i reparti produttivi di via Monginevro che arrivano a occupare una superficie di 60.000 mq, e nel 1919 viene edificato il nuovo stabilimento tra i corsi Racconigi e Peschiera, ancora esistente e attuale sede di uffici pubblici.
Ex stabilimento Lancia di Corso Peschiera
Foto: Michela Zanni
Nell'arco di un decennio, tra il 1920 e il 1930, in particolare in seguito alla crisi del 1929, quasi tutte le industrie automobilistiche torinesi spariscono, eccezion fatta per FIAT e Lancia. Lancia in particolare focalizza la produzione su auto tecnologicamente all'avanguardia e raffinate, di qualità elevatissima tanto che dal 1922 al 1925 gli utili raddoppiano ogni anno. Nel 1927 inoltre la presenza della Lancia in Borgo San Paolo si espande a sud della via Montenegro con l’acquisto dello stabile della ex Chiribiri, destinato a ospitare il reparto Veicoli Industriali (FVI).
Interno dello stabilimento Lancia di Borgo S. Paolo, 1925
©Centro Storico Fiat
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale lo stabilimento si concentra nuovamente sulla produzione bellica e, come la maggior parte delle aziende cittadine, inizia a essere vittima dei bombardamenti alleati, che danneggiano pesantemente immobili e macchinari. Tra il 1943 e il 1945 la proprietà e le maestranze della Lancia partecipano attivamente alle lotte antifasciste e contro gli occupanti tedeschi che vedono impiegati tutti i lavoratori torinesi. La ricostruzione delle officine nel dopoguerra fu rapida e già dal 1947 la produzione torna ai livelli del 1939.
Veduta d'insieme dello stabilimento Lancia di Borgo S. Paolo
©Centro Storico Fiat
Nel 1955, alla morte di Vncenzo Lancia la moglie Adele rileva la presidenza dell’azienda e cede l’intero assetto azionario della società al gruppo Pesenti. Nel 1956 viene ultimata la costruzione del grattacielo Lancia dove vengono accorpati tutti gli uffici. Nel 1969 la Lancia viene incorporata dalla FIAT, lo stabilimento di Borgo S. Paolo viene chiuso e la produzione spostata al Lingotto e a Chivasso.
Il grattacielo Lancia
Foto: Michela Zanni