Nel giugno del 1930 Battista Farina, detto Pinin, aiutato da Vincenzo Lancia e da un prestito di una zia, decide di aprire una attività di carrozzerie per automobili in conto proprio. La Società Carrozzerie Pininfarina trova spazio in corso Trapani 107. Nei locali, dove lavorano circa 90 operai. Pininfarina inizia a costruire automobili destinate a un mercato di nicchia costituito da facoltosi appassionati dei motori. Le collaborazioni sono importanti: FIAT, Lancia, Alfa Romeo e Isotta Fraschini. Negli anni seguenti attraversa un periodo decisamente florido: nel 1939 occupa 500 dipendenti e produce ottocento vetture all’anno. Con l’entrata in guerra dell’Italia, nel 1940, l’azienda converte la produzione e si dedica alla fabbricazione di veicoli per le forze armate realizzando autoambulanze, autocarri e sedili per aerei FIAT, carri da traino, slitte ed imbarcazioni.
Lo stabilimento Pininfarina in Corso Trapani
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Tra il 1944 e il 1945 Battista Farina collabora attivamente con la Resistenza e rifornisce i partigiani di gomme, attrezzature meccaniche e carburante. Nel 1946 un incendio devasta totalmente lo stabilimento, ma l'attività negli anni successivi riprende a pieno regime e la creazione della Cisitalia 202, una berlina progettata da Piero Dusio segna la definitiva consacrazione dell’azienda e tra il 1948 e il 1958 la Pininfarina realizza modelli che passano alla storia dell’automobilismo: il Coupé Gran Turismo su telaio Lancia, i coupé 1100 su meccanica FIAT, l’Alfa Romeo Giulietta spider (1954) e la lancia Florida (1955).
Nel 1958 la produzione viene trasferita a Grugliasco su un’area di 36.500 metri quadrati che porta un notevole incremento di produzione e di manodopera. Nel 1967 cessa definitivamente l'attività di Corso Trapani e l'area viene trasformata in residenziale.
Lo stabilimento Pininfarina in Corso Trapani
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